Conclusa la selezione per la rassegna di fotografia italiana Confini 09, cui hanno partecipato 174 autori, fra i quali 19 sono stati selezionati; in virtù della qualità delle opere proposte, sono  5 (e non 2 come previsto!)  coloro che la giuria – composta dai curatori degli spazi che ospiteranno la manifestazione – ha scelto: Franco BorrelliAnna FabroniAlessandro PagniSandro RafanelliBruno Taddei

Con il suo lavoro “FROM INSIDE“, Borrelli compie un’indagine esistenziale fra la dimensione fisica e quella psicologica dell’essere umano in rapporto al suo spazio vitale, mettendo in evidenza le forme di comunicazione fra individui e i loro rapporti con un ambiente fortemente connotato dalla loro presenza, in una sorta di reportage che rivela un legame fra corpo e architettura paragonabile a quello tra corpo e psiche.

Anna Fabroni in “spessori silenziosi selfportraits” entra nell’intimo dei propri sentimenti e di quei residui di essi che ha raccolto in emblema attraverso immagini elaborate per rafforzare l’impressione del tempo che corrode e scolpisce dentro con i suoi “graffi, strati di polvere, muffe, apnee emotive”, allo scopo di fornire una strada attraverso questi sedimenti verso un nuovo significato, divenendo altro in questi suoi personali frammenti di un discorso amoroso. 

Sussidiario Egoista“, titolo che Alessandro Pagni ha dato al proprio progetto, riecheggia i libri di testo delle elementari – fondamenta di un sapere e d’una vita ancora da tutta da costruire -, ma al contempo sottolinea il carattere di sussidiarietà, appunto, “supporto nella comprensione retroattiva della mia vita” (scrive l’autore), di immagini che – come per il sopracitato lavoro di Fabroni, ma in maniera affatto differente – costituiscono sedimenti e tracce della propria esistenza, vissuta – in questo caso – alla luce di una razionalizzazione accuratamente coltivata “in una serie di divertissement e accostamenti che rimandano ad altre vite più autorevoli dove c’è da imparare qualcosa, di una struttura che lascia sempre meno spazio al caso e un continuo sguardo verso il mondo del medium fotografico con le sue caratteristiche tecniche e filosofiche”.

Rafanelli, invece, col suo “Phantasmagoria“, cita la fotografia storica dello scorcio fra Ottocento e Novecento, utilizzando gli stilemi del Pittorialismo caro a quell’epoca, per creare immagini senza tempo – da sogno e da cinema d’altri tempi – dove presente e passato si intrecciano in un’ode alla periturità dell’attimo trasformata dal mezzo fotografico in fragile e fantasmatica effigie d’eterno.

Graffi dell’anima“, infine, è l’opera di Bruno Taddei: tutta intrisa di un espressionismo che si fa gesto – attraverso l’insistita incisione di un taglierino – sulle “carni vive” delle stampe fotografiche; essa traccia e precisa forme e atmosfere, per raccontare di quelle cicatrici, spesso aperte, che il vissuto traccia in ognuno.

Una qualità ed un approccio altrettanto creativo e vario è presente nei lavori degli altri 14 finalisti, che è possibile vedere su Photographers.it.

Le opere selezionate saranno esposte nelle seguenti sedi e date:

Torino, a cura di Officine Nadàr
15 – 30 settembre 2011

Firenze, a cura di PhotoGallery
10 – 22 ottobre 2011

Roma, a cura di MassenzioArte
10 -20 novembre 2011

Milano, a cura di Pol!femo Fotografia
16 gennaio – 3 febbraio 2012

Genova, a cura di VisionQuest
23 febbraio – 8 marzo 2012

Trieste, a cura di Sala Fenice
18 aprile – 11 maggio 2012